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Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati
C.O.S.MO. (Centre for Oriental Strategic Monitoring)
Search for International Terrorist Entities (SITE)
Le perdite russe nell’invasione dell’Ucraina hanno superato i 100.000 soldati morti con circa 660 morti appena nelle ultime 24 ore, ha detto giovedi mattina lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina.
In totale, la Russia ha perso 100.400 soldati, 3.003 carri armati, 5981 veicoli armati, 1.978 sistemi di artiglieria, 283 aerei da guerra e 267 elicotteri, si legge nel conteggio.
Il presidente Vladimir Putin ha sostenuto che la Russia è pronta per colloqui per terminare la guerra in Ucraina anche se il paese affronta ulteriori attacchi da Mosca - un chiaro segno che la pace non è imminente.
Putin ha detto in una intervista televisiva, i cui estratti sono stati rilasciati domenica pomeriggio, che la Russia è “preparata a negoziare alcuni risultati accettabili con tutti i partecipanti di questo processo”.
Due maoisti, un uomo ed una donna, sono stati uccisi in uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza in una giungla nel distretto di Bijapur del Chhattisgarh venerdi mattina. La polizia ha detto che lo scontro ha avuto luogo durante una operazione anti-maoisti intrapresa congiuntamente dalle forze di sicurezza del Chhattisgarh e Maharashtra.
L’incidente ha avuto luogo intorno alle 7 a.m. in una giungla vicino il villaggio di Tekameta nella giurisdizione della stazione di polizia di Farsegarh nel Bijapur.
Almeno 22 forze del regime inclusi due amministratori nominati dalla giunta, così come un combattente della resistenza, sono stati uccisi negli ultimi due giorni mentre le Forze della Difesa Popolare (PDFs) ed una organizzazione armata etnica (EAO) hanno continuato ad attaccare obiettivi del regime in tutto il paese.
Incidenti sono stati riportati nelle regioni Sagaing, Mandalay, Magwe e Bago e negli Stati Mon e Karen.
Il rappresentante permanente della Crimea in Russia Georgy Muratov ha avvertito la Grecia di non trasferire i sistemi missilistici antiaerei S300 di fabbricazione russa in Ucraina, dicendo che sarebbe un “manifestazione irrazionale di ostilità nei confronti della Russia”.
Parlando all’agenzia di stampa russa RIA Novosti, Muratov ha detto: “Una simile mossa di Atene non sarebbe solo una irrazionale mossa di ostilità verso la Russia, ma anche un passo dannoso verso i propri interessi nazionali, poichè l’opinione pubblica greca lo sta già clamorosamente sottolineando”.