Cinque soldati turchi sono stati uccisi martedi in scontri con i militanti curdi nel nord dell’Iraq, ha detto il ministero della difesa turco. Altri due soldati sono stati feriti nei combattimenti.

Gli scontri hanno avuto luogo durante l’ultima offensiva oltre frontiera della Turchia contro il Partito dei Lavoratori del Kurdistan o PKK, che mantiene le basi nel nord Iraq. La Turchia ha lanciato la sua ultima offensiva, nominata Operazione Artiglio lo scorso mese nelle regioni di Metina, Zap e Avashin-Basyan nel nord Iraq.

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Un attacco missilistico con obiettivo un bus militare in Siria ha ucciso 10 soldati e ferito altri nove nel nord ovest questo venerdi, ha riportato l’agenzia di stampa statale SANA, in una esplosione vicino alla frontiera con il territorio in mano ai ribelli vicino al confine turco.

Il bus è stato colpito nella zona di Anjara ad ovest di Aleppo alle 9:30 a.m. (0630 GMT), ha affermato SANA. I militanti hanno colpito il veicolo con un razzo anti-carro, ha aggiunto, senza fornire ulteriori dettagli.

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Migliaia di persone sono fuggite dalla città irachena settentrionale di Sinjar e dalle zone circostanti a causa degli scontri tra esercito iracheno e le Unità di Resistenza di Sinjar (YBS), una milizia yazida che ha legami con il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK).

L’esercito iracheno ha lanciato una operazione per ripulire la zona dalle forze YBS domenica, ma violenti combattimenti sono continuati fino a lunedi, ha riportato Al Jazeera.

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La Turchia ha lanciato una nuova operazione di terra ed aria oltre frontiera contro sospette basi del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) nella provincia di Duhok, ha annunciato lunedi il ministero della difesa turco.

Caccia turchi ed artiglieria hanno colpito obiettivi del PKK consistenti in “rifugi, bunker, grotte, tunnel, depositi di munizioni e quartier generali appartenenti all’organizzazione terroristica”, ha detto Hulusi Akar.

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Il portavoce delle Forze Armate dello Yemen, il brigadiere generale Yahya Saree, afferma “secondo quanto concordato con la delegazione nazionale a Mascate, annunciato l’implementazione l’entrata in vigore della tregua umanitaria e militare ed il nostro impegno alla cessazione delle operazioni militari fintanto che l’altra parte vi aderisce”.

L’Arabia Saudita ha anche dichiarato che si è impegnata al cessate il fuoco nonostante siano emersi resoconti sulle forze saudite che hanno lanciato una attacco con artiglieria sulla regione di confine yemenita di Sa’ada uccidendo tre civili.

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