Egitto: Leader dello Stato Islamico (ISIS) nel Sinai ucciso in scontri con forze beduine ed egiziane
Il capo dell’organizzazione terroristica nella Penisola del Sinai, Salim Salma Said Mahmoud al-Hamadin, è stato ucciso durante gli scontri con le forze beduine ed egiziane vicino Al-Barth, sud di Rafah e vicino il confine con Israele, secondo i media arabi. Sono stati arrestati anche un bodyguard ed una escort.
Hamadin, definito come il “più pericoloso e vecchio degli elementi takfiri nel Sinai”, era responsabile per la morte di centinaia di civili e soldati egiziani, secondo i rapporti. “Takfiri” è una parola spesso usata per riferirsi ai gruppi estremisti armati, ma originariamente riferito agli apostati musulmani o infedeli.
L’obiettivo del leader dell’ISIS è stato condotto come una operazione congiunta tra esercito egiziano e l’Unione Tribale Sinai.
Il leader terrorista era stato arrestato nel passato a causa del coinvolgimento in attentati a Taba e Sharm al-Sheikh, ma era riuscito a scappare e continuare le sue attività terroristiche.
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