Mancano poche ore al termine per la resa delle forze del Tigray con l’esercito dell’Etiopiia che sta minacciando di bombardare la capitale regionale - una città di mezzo milione di abitanti.

Il primo ministro etiope mercoledi ha rifiutato la crescente domanda internazionale per il dialogo e per fermare i combattimenti nella regione settentrionale del Tigrè come “interferenza”, dicendo che il suo paese continuerà a gestire il conflitto da solo mentre l’ultimatum di 72 ore per arrendersi è terminato alle 16:30.

“Esortiamo rispettosamente la comunità internazionale ad stenersi da qualsiasi atto di interferenza non gradito e illegale”, una dichiarazione dell’ufficio del primo ministro Abiy Ahmed ha detto mentre le forze governative hanno circondato la capitale del Tigrè, Mekelle, con i carri armati.

“La comunità internazionale dovrebbe stare a guardare fino a che il governo dell’Etiopia non richieda assistenza alla comunità delle nazioni. Rifiutiamo qualsiasi interferenza nei nostri affari interni”.

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