Domenica, Febbraio 9, 2020
Le truppe del regime siriano sono entrati in una città strategica nell’ultima roccaforte ribelle del paese il 6 Febbraio dopo violenti scontri con i combattenti dell’opposizione.
L’avanzata delle forze di Bashar Assad dentro le città e i villaggio nella provincia nord occidentale di Idlib ha causato lo sfollamento di più di mezzo milione di persone solo poco più di due mesi, aggravando un disastro umanitario nella regione pieno di sfollati interni.
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Venerdì, Febbraio 7, 2020
Il presidente Donald Trump ha detto giovedi che le forze USA hanno ucciso Qassim al-Rimi, il leader di al-Qaeda nella Penisola Araba (AQAP), in una operazione dentro lo Yemen.
Al-Rimi aveva rivendicato la responsabilità per la sparatoria mortale dello scorso anno nella Stazione Aerea Navale USA di Pensacola in Florida, dove un tirocinante dell’aviazione saudita aveva ucciso tre marinai statunitensi.
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Giovedì, Febbraio 6, 2020
Due membri del Nuovo Esercito Popolare (NPA) si sono arresi volontariamente alle truppe militari mercoledi, citando ragioni di mancanza di supporto di massa e risorse dalla loro organizzazione.
Il tenente colonnello Reandrew Rubio, agente comandante in carica del 91° Battaglione di Fanteria “Sinagtala” (91IB) dell’esercito, ha detto che i due insorti che si sono arresi alle sue truppe al confine delle province di Aurora e Nueva Ecija appartengono alla Guerriglia Komiteng Larangang (KLG) Sierra Madre.
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Mercoledì, Febbraio 5, 2020
L’esercito yemenita ha ucciso 15 militanti Houthi durante gli scontri nella provincia di Al-Jawf, ha detto mercoledi l’agenzia di stampa statale SPA.
“L’esercito nazionale ha sventato un attacco effettuato dalla milizia nel fronte di Al-Jaroub del distretto di Al-Matoon che ha portato alla morte di 15 militanti e ferito altri”, ha detto una fonte militare.
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Martedì, Febbraio 4, 2020
L’inviato dell’ONU in Libia ha detto martedi che c’è stata una “genuina volontà di iniziare a negoziare” tra le fazioni militari rivali mentre hanno pianificato di incontrarsi per la prima volta per i colloqui di pace a Ginevra volti a garantire un cessate il fuoco duraturo.
Comunque, Ghassan Salame ha detto ai giornalisti che un embargo sulle armi è stato violato da entrambe le parti e che nuovi mercenari e armi stavano ancora arrivando “per via aerea e via mare” in Libia, dove forze leali al generale golpista Khalifa Haftar situato ad est stavano cercando di prendere la capitale, Tripoli, dal governo riconosciuto dall’ONU negli ultimi 10 mesi.
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