Sabato, Novembre 9, 2019
Le forze governative ucraine ed i ribelli appoggiati dalla Russia hanno iniziato a ritirarsi da un villaggio nella regione contesa del Donbass questo sabato, una delle misure che potrebbe aprire la strada per un summit tra Ucraina, Russia, Francia e Germania.
I combattimenti tra le forze ucraine e i ribelli appoggiati dalla Russia nella regione orientale hanno ucciso più di 13,000 persone dal 2104, con entrambe le parti che si accusano di violare un cessate il fuoco che è stato accettato nella capitale bielorussa di Minsk nel 2015.
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Una serie di attacchi aerei hanno ucciso 33 militanti talebani e del gruppo ISIS Khurasan nelle province di Nangarhar, Helmand e Kandahar nelle ultime 24 ore.
Gli ufficiali militari hanno detto venerdi che un attacco aereo ha ucciso 11 militanti del gruppo ISIS Khurasan nel distretto di Deh Bala della provincia di Nangarhar.
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Giovedì, Novembre 7, 2019
Trentasette civili sono stati uccisi e più di 60 feriti quando uomini armati hanno teso una imboscata ad un convoglio che trasportava lavoratori del minatore d’oro canadese Semafo nell’est del Burkina Faso, hanno detto mercoledi le autorità regionali.
L’attacco è il più mortale negli ultimi anni mentre l’esercito lotta per contenere la violenza islamica che ha occupato zone del Burkina Faso, in Africa occidentale. Semafo ha ristretto la sicurezza lo scorso anno a seguito di incidenti armati vicino due delle sue miniere nel paese.
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Mercoledì, Novembre 6, 2019
Sospetti insorti separatisti hanno ucciso almeno 15 persone e ferito quattro volontari a difesa del villaggio nella sparatoria nella tarda notte ad un posto di controllo della sicurezza nel sud a maggioranza musulmana, hanno detto ufficiali della sicurezza.
Gli assalitori nella provincia meridionale di Yala hanno anche usato esplosivi e chiodi sparsi sulle strade per ritardare gli inseguitori nella tarda notte in quello che le autorità lo hanno descritto il più grande attacco armato da anni.
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Martedì, Novembre 5, 2019
Il governo dello Yemen appoggiato dai sauditi ed i separatisti del sud hanno firmato un accordo per porre fine alla lotta di potere nel sud dello Yemen che il principe ereditario dell’Arabia Saudita ha salutato come un passo verso una ampia soluzione politica per terminare il conflitto multiforme.
Lo stallo aveva aperto un nuovo fronte in più di quattro anni di guerra e diviso la coalizione guidata dai sauditi che combattono il movimento Houthi che ha cacciato il governo di Abd-Rabbu Mansour Hadi dalla capitale, Sanaa, nel nord nel lontano 2014.
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