Il 28 Giugno, le forze di occupazione russe 32 volte hanno violato il cessate il fuoco nel Donbass, come riportato dal servizio stampa del quartier generale dell’Operazione Forze Congiunte nel suo aggiornamento mattutino su Facebook.

Gli invasori 16 volte hanno aperto il fuoco con armi proibite dagli accordi di Minsk, inclusi sistemi di artiglieria da 122 mm, così come mortai da 120 mm e 82 mm.

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Almeno sei militanti affiliati con il network Haqqani sono stati uccisi e altri sette feriti nella provincia orientale di Paktia, ha detto una dichiarazione rilasciata dall’amministrazione provinciale venerdi.

Le forze di sicurezza, secondo la dichiarazione, hanno lanciato operazioni di pulizia nel distretto di Gardisirai della provincia questo giovedi e le forze governative hanno anche arrestato sette sospetti militanti con il network Haqqani, un’ala militare dei talebani operanti nella città capitale Kabul e nelle province orientali.

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La rivendicazione non è stata ancora confermata dagli ufficiali del governo tunisino o servizi di sicurezza.

Due diversi attacchi hanno colpito la capitale del paese, Tunisi, giovedi mattina.

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L’Operazione Vulcano di Rabbia dell’esercito libico ha detto mercoledi pomeriggio di aver preso il controllo di gran parte della città di Gharyan, inclusi campi militari e la sala delle operazioni delle forze di Khalifa Haftar.

Comunicando ai media sullo sviluppo, l’operazione ha detto che le sue forze hanno conquistato le zone centrali di Gharyan, l’ospedale della città ed altre grandi e vitali istituzioni e zone in linea con “una rivolta coraggiosa dei residenti di Gharyan contro la dittatura”.

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Il regime siriano ha portato lunedi massicci rinforzi militari di macchinari pesanti, forze, oltre alle attrezzature militari e logistiche nella campagna nord occidentale della provincia di Hama, mentre l’opposizione ha annunciato il bombardamento del regime e posizioni russe nella zona con razzi Grad.

L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha menzionato lunedi potenziali attacchi del regime e miliziani leali guidati da “Suhail al-Hasan” con il sostegno delle forze russe.

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