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Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati
C.O.S.MO. (Centre for Oriental Strategic Monitoring)
Search for International Terrorist Entities (SITE)
Gli ex ribelli appartenenti al Fronte di Liberazione Nazionale Ogaden (ONLF) dell’Etiopia stanno attraversando una fase di riabilitazione dopo essere ritornati nel paese dalle basi negli Stati confinanti.
Lo Stato Islamico sabato ha rivendicato la responsabilità per un attacco suicida che ha ucciso 21 persone ferito più di altre 50 a Quetta, la capitale provinciale della irrequieta provincia del Balochistan del Pakistan.
Un attentatore suicida si è fatto saltare in aria nel mercato di frutta e verdura di Hazarganj a Quetta venerdi mattina, in un attacco che si pensa abbia preso di mira la minoranza sciita hazara.
L’esercito filippine afferma che 12 militanti di Abu Sayyaf sono stati uccisi in scontri mentre le truppe dell’esercito effettuavano una offensiva in una provincia del sud dopo che gli estremisti erano stati accusati per un attentato mortale su una cattedrale cattolica romana.
Il comando Mindanao occidentale dell’esercito riferisce che 12 militanti sono stati uccisi in quattro diversi scontri giovedi nella città montagnosa di Patikul nella provincia di Sulu. Sono stati recuperati i corpi di due militanti uccisi.
L’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite riferiscono di diecimila persone rifugiate e sfollate nella regione Diffa del Niger stanno subendo immensi disagi poichè i violenti attacchi di Boko Haram aumentano di frequenza ed intensità.
Secondo l’agenzia per i rifugiati dell’ONU, lo scorso mese 88 civili nelle zone di confine del Niger sono stati uccisi da Boko Haram, il gruppo militante islamico situato in Nigeria. Il picco di violenza, riferisce, ha costretto più di 18.000 persone a fuggire dalle loro case, molti per la seconda o terza volta.
In un colpo di Stato notturno l’esercito sudanese ha assaltato la tv di stato e le stazioni radio e circondando il palazzo presidenziale questo giovedi mattina.
In una dichiarazione diffusa in tutto il Sudan, il ministero della difesa ha annunciato l’arresto dell’ora ex presidente del Sudan Omar Al Bashir e l’istituzione di un periodo di transizione di due anni guidato dall’esercito.