Lunedì, Settembre 10, 2018
Le forze della sicurezza libiche hanno assaltato il quartier generale della compagnia petrolifera nazionale del paese nella capitale Tripoli subito dopo gli uomini armati hanno preso gli ostaggi ed attivato gli esplosivi nell’edificio.
Il ministero della salute ha detto che due persone sono state uccise e altre 10 ferite nell’attacco.
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Domenica, Settembre 9, 2018
Gli scontri armati e attacchi aerei hanno causato la morte di 84 persone intorno alla città portuale di Hodeida nel Mar Rosso da quando sono collassati i colloqui di pace mediati dall’ONU, hanno detto fonti ospedaliere domenica.
Le fonti nella provincia di Hodeida, controllata dai ribelli Houthi, hanno detto che 11 soldati e 73 insorti sono stati uccisi da quando i colloqui sono stati abbandonati sabato.
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Sabato, Settembre 8, 2018
Gli scontri sono scoppiati sabato tra combattenti curdi appoggiati dagli USA e soldati siriani nel centro della città di Qamishli nel nord est della Siria causando la morte di almeno 18 persone, hanno detto le forze curde.
I combattimenti hanno avuto luogo dopo che un convoglio dell’esercito siriano è entrato nelle zone della città che le forze della sicurezza interna della milizia YPG dicono di avere sotto il loro controllo.
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Il signore della guerra Khalifa Haftar ha detto giovedi che la “crisi di Tripoli non dovrebbe durare a lungo e la liberazione della capitale sarà inevitabile”.
Parlando ai capi tribali a Bengasi, ha dichiarato che avrebbe “liberato” Tripoli attraverso un piano ben-strutturato per terminare quello che definisce il “ruolo delle milizie”.
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Giovedì, Settembre 6, 2018
L’esercito siriano mercoledi ha bombardato l’ultima roccaforte della ribellione ancora attiva contro il presidente Bashar Assad mentre un gruppo attivista ha detto che gli insorti hanno fatto saltare in aria un altro ponte prima di una offensiva governativa. Damasco, appoggiata dagli alleati Russia e Iran, stanno preparando un assalto per riprendere Idlib e le zone adiacenti del nord ovest ed hanno ripreso gli attacchi aerei martedi dopo settimane di pausa.
Il destino di Idlib ora sembra appoggiarsi ai risultati del summit di Tehran di venerdi tra i leaders di Russia, Turchia e Iran – un meeting che il vice ministro degli esteri russo Sergey Ryabkov mercoledi ha detto dovrebbe rendere la situazione “più chiara”.
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