Più di 200 persone sono state uccise in una brutale offensiva a sorpresa dello Stato Islamico in Siria con multipli attacchi suicidi e simultanei raid nei quali i militanti hanno assaltato i villaggi e massacrato civili.

Gli attacchi di mercoledi hanno colpito la città di Sweida e le città vicine e villaggi nel sud ovest della Siria – zone che prima della guerra erano principalmente popolate da membri della setta delle minoranze druse e che sono nominalmente sotto il controllo governativo ma sono rimasti fuori dai combattimenti che hanno devastato gran parte del paese negli ultimi sette anni.

Il direttore sanitario per la circostante provincia di Sweida ha detto alla radio filo-governativa Sham FM che 215 persone sono state uccise nell’attacco.

Precedentemente l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, un osservatore di guerra, ha detto che il bilancio dei morti aveva raggiunto 156 persone e i giornalisti locali hanno sostenuto che il numero era almeno 175.

Si ritiene anche che i militanti abbiano rapito decine di persone e portate nei loro nascondigli.

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