| SEGUICI SU: FACEBOOK TWITTER FLIPBOARD TELEGRAM BLOGGER |
Manualinux, il Manuale su Linux
Creme al Cioccolato Spalmabili nel Mondo
Bagno Alma Ristorante Pizzeria a Tirrenia (Pisa)
Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati
C.O.S.MO. (Centre for Oriental Strategic Monitoring)
Search for International Terrorist Entities (SITE)
Almeno 22 persone sono state uccise in un attacco dal gruppo militante al-Shabaab a Mogadiscio questo venerdi, hanno detto ufficiali della sicurezza e fonti mediche.
Due autobombe sono state usate nell’attacco vicino il palazzo presidenziale della capitale somala, al quale è seguita una violenta battaglia tra gli assalitori e le forze di sicurezza.
Combattimenti intestini tra gruppi terroristici Jamaat-ul-Ahrar e il suo gruppo separatista, Hizb-ul-Ahrar, ha portato all’uccisione di un vicino aiuto degli ex leaders Hakimullah Mehsud e Baitullah Mehsud di Tehreek-e-Taliban Pakistan ed un altro militante nella provincia Nangarhar dell’Afghanistan.
Secondo le fonti, Jihad Yar Mehsud si era unito a Hizb-ul-Ahrar pochi giorni prima. Comunque, lui e il suo collega militante, Aleem Khan conosciuto come Umer Kamal, sono stati uccisi durante uno scontro tra Jamaat-ul-Ahrar e il suo gruppo separatista.
I jihadisti di Boko Haram della Nigeria hanno ucciso cinque civili e due soldati in nuovi attacchi in Camerun e Ciad, hanno detto giovedi fonti locali.
“Un gruppo di combattenti di Boko Haram ha fatto una incursione durante (martedi) notte a Assigashia”, ha detto una fonte vicina alle autorità amministrative nella zona di confine nel nord del Camerun, chiedendo di rimanere anonima.
L’esercito yemenita aiutato dalla forza aere della coalizione araba ha conquistato le posizioni che la milizia Houthi stava controllando nel distretto di Al-Qabbaytah, a nord di Lahij.
Le forze armate sono avanzate ad ovest del distretto di Al-Qabbaytah a seguito di violenti scontri con i miliziani Houthi che sono stati cacciati da diverse posizioni.
Intenso bombardamento governativo siriano e attacchi aerei sui sobborghi di Damasco in mano ai ribelli hanno ucciso circa 130 persone in due giorni, segnando alcuni dei più mortali bombardamenti delle regioni ribelli in tre anni, ha detto martedi un gruppo di monitoraggio e paramedici.
Bombe di ritorsione sono piovute su Damasco, uccidendo almeno otto persone e causando panico tra i residenti della capitale siriana, sede del potere del presidente Bashar Assad.