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Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati
C.O.S.MO. (Centre for Oriental Strategic Monitoring)
Search for International Terrorist Entities (SITE)
Una autobomba suicida in Afghanistan questo sabato ha ucciso 95 persone e ne ha ferito più di 150 vicino ad un checkpoint della polizia nella capitale del paese Kabul, secondo il ministero della salute pubblica afghana.
I talebani hanno rivendicato la responsabilità per l’attacco, che avviene una settimana dopo un altro attacco rivendicato dai talebani su un hotel di lusso a Kabul che ha causato la morte di 22 persone.
Caricati con materassi, valige, pannelli solari, sedie e secchi di plastica, migliaia di rifugiati sono entrati in Burundi negli ultimi tre giorni per fuggire dai violenti combattimenti nella Repubblica Democratica del Congo, hanno detto venerdi la polizia del Burundi.
Circa 7.000 congolesi hanno attraversato il Lago Tanganica e preso rifugio in Burundi da mercoledi mentre gli scontri sono divampati tra le forze governative del Congo ed i ribelli nella tormentata provincia orientale del Sud Kivu.
Le Unità di Protezione Popolare (YPG) curdo siriane hanno rivendicato che 16 soldati turchi sono stati catturati da quando sono iniziati i violenti scontri militari tra le parti lo scorso sabato.
Un portavoce YPG citato da Sputnik, ha anche detto che “i miliziani hanno perso quattro persone”.
Almeno due soldati sono arrivati all’ospedale militare di Douala con l’elicottero dopo aver subito gravi ferite in scontri con i combattenti Ambazoniani la scorsa notte nella città di confine di Ekok, riferiscono le fonti.
Fonti militari dicono che i combattenti hanno lanciato un attacco alle 4:30 a.m. questo giovedi mattina distruggendo le postazioni della dogana e della gendarmeria a Ekok.
Cinque uomini armati hanno assaltato gli uffici dell’agenzia di aiuto internazionale Save the Children a Jalalabad, a est dell’Afghanistan, questo mercoledi, uccidendo almeno cinque persone e ferendone 24. L’assalto è durato dieci ore ed è stato rivendicato dall’ISIS.
L’organizzazione caritatevole con sede a Londra è stata “devastata” dall’attacco ed ha annunciato la sospensione immediata di tutte le sue operazioni in Afghanistan.