Le forze di sicurezza del Myanmar hanno sparato con mortai e mitragliatrici verso i terrorizzati abitanti dei villaggi Rohingya che stavano fuggendo dallo stato settentrionale Rakhine verso il Bangladesh questo sabato, secondo un giornalista di AFP ed un ufficiale di frontiera presente alla scena, mentre gli scontri che hanno ucciso diverse persone sono continuate per il secondo giorno.

I combattimenti, concentrati intorno ai remoti villaggi di confine, sono avvenuti tra sospetti militanti Rohingya e le forze di sicurezza del Myanmar, ma sempre più diffusi sui civili—della minoranza musulmana così come i locali buddisti e hindù.

Lo Stato Rakhine è diventato un crocevia di odio religioso focalizzato sulla minoranza musulmana Rohingya senza stato, che è insultata e percepita come formata da immigrati illegali nel Myanmar a maggioranza buddista.

La violenza ha causato almeno 92 morti da venerdi, secondo un bilancio ufficiale e costretto migliaia di Rohingya a fuggire verso il Bangladesh.

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