L’esercito della Repubblica Democratica del Congo ha ucciso più di 50 membri della milizia Kamwina Nsapu nel centro del paese che cercavano di vendicare la morte del loro leader, un politico di opposizione ed un attivista della zona.
Centinaia sono morti e decine di migliaia sono stati sradicati nel centro del Congo negli ultimi mesi in scontri tra forze di sicurezza e la milizia, il cui leader Kamwina Nsapu è morto lo scorso Agosto.
Gli analisti dicono che la violenza della milizia nel Congo, una polveriera di conflitti collegati alla terra, etnia e risorse minerali,
è stata esacerbata dal fallimento del presidente Joseph Kabila di dimettersi quando il suo mandato costituzionale è terminato a Dicembre.
Gli scontri sono scoppiati venerdi mattina nella città di Tshimbulu nella provincia centrale di Kasai, ha detto Hyppolite Biduaya Bulanda, un politico dell’opposizione nella capitale provinciale di Kananga. Ha riferito a Reuters che i soldati dell’esercito hanno ucciso 58 miliziani.
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