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Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati
C.O.S.MO. (Centre for Oriental Strategic Monitoring)
Search for International Terrorist Entities (SITE)
Violenti scontri tra forze filo-governative e Stato Islamico sono avvenuti a Sirte in Libia questo venerdi, uccidendo almeno 14 combattenti governativi, ha annunciato l’ufficio stampa delle forze governative sulla sua pagina Facebook.
L’ospedale di Misurata ha confermato le vittime, dicendo che anche i combattenti governativi feriti sono stati trasportati all’ospedale.
Dodici soldati egiziani sono stati uccisi ed altri sei feriti dopo che assalitori armati non identificati hanno aperto il fuoco su un checkpoint della sicurezza, ha detto il portavoce delle Forze Armate Egiziane in una dichiarazione.
Secondo il portavoce, l’attacco ha colpito il checkpoint di Zakdan, a sud della città egiziana di Bir El-Abd.
Anche più di 15 assalitori sono stati uccisi nell’attacco dopo che le forze di sicurezza hanno risposto al fuoco. Altri sono stati feriti nell’attacco.
L’esercito turco ha colpito un quartier generale delle Unità di Protezione del Popolo Curdo (YPG) vicino la città di Tel Abyad nel nord della Siria.
“L’artiglieria turca ha bombardato il villaggio di Khenitiya in mano a YPG nella campagna di Tel Abyad, colpendo un ufficio della sicurezza YPG”, l’ufficiale Salih Watti di YPG ha detto a ARA News. L’attacco, che ha avuto luogo nel pomeriggio di mercoledi, ha causato solo danni materiali. Non è stata causata alcuna vittima.
I combattenti della milizia a maggioranza musulmana Seleka della Repubblica Centrafricana mercoledi hanno attaccato i rifugiati nel remoto nord del paese, accoltellando e uccidendo 13 persone prima che i caschi blu dell’ONU li respingessero, uccidendone almeno 10, hanno detto gli ufficiali.
Anche diverse persone sono state ferite nell’attacco a Kaga Bandoro, una città di strade sterrate e capanne di fango di paglia. Un testimone di Reuters ha visto i miliziani pugnalare a morte due rifugiati mentre le persone fuggivano. Quando alcuni hanno cercato di reagire con i bastoni, i miliziani hanno iniziato a sparare con le loro pistole.
Diversi uomini armati hanno aperto il fuoco sul santuario Ali Shrine nella capitale afthana di Kabul nel tardo martedi notte, uccidendo almeno 14 persone e ferendone altre 36. Il santuario dell’Imam Ali nelle vicinanze della zona occidentale di Karte Sakhi della città.
Khamma News ha citato il portavoce del ministero dell’interno Sediq Sediqi, dicendo che la zona è stata ripulita e l’ultimo assalitore è stato ucciso. Dediqi ha aggiunto che il numero delle vittime sarà rilasciato più tardi.