Pakistan: Attentatore suicida uccide almeno 24 persone in una moschea rivendicato da gruppo Jamaat-ul-Ahrar
Un attentatore suicida ha attaccato una moschea sunnita nel nordovest del Pakistan questo venerdi, uccidendo almeno 24 fedeli e ferendone altri 28, hanno detto gli ufficiali. Anche diversi bambini sono tra quelli uccisi o feriti nell’attacco mortale.
Una fazione separatista talebana ha rivendicato successivamente la responsabilità per l’attentato.
L’assalitore ha gridato “Dio è Grande” mentre entrava nella moschea nel villaggio di Ambar nella regione tribale di Mohmand del Pakistan, ha detto l’amministratore governativo Naveed Akbar a The Associated Press. Ha affermato che i soccorritori hanno trasportato i morti ed i feriti negli ospedali vicini, dove alcuni dei feriti sono stati elencati in condizioni critiche.
Akbar ha sostenuto che circa 200 fedeli erano dentro la moschea al momento dell’attacco.
Pashin Gul, il capo della polizia tribale, ha confermato che è stato un attacco suicida. Ha detto che l’attentato ha avuto luogo durante le preghiere del venerdi, aggiungendo che alcuni dei feriti erano in condizioni critiche.
Ahsanullah Ahsan, un portavoce per Jamaat-ul-Ahrar — fazione separatista talebana — ha rivendicato la responsabilità per l’attacco in una dichiarazione ai media. Ha sostenuto che l’assalitore ha colpito membri di una milizia filo-governativa.
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