Gli insorti talebani, che tentando di cacciare la coalizione guidata dalla Nato fuori dall’Afghanistan e portare la legge islamica, hanno catturato un distretto chiave nella provincia settentrionale di Baghlan dopo giorni di combattimenti, hanno detto gli ufficiali lunedi.

I combattimenti sono divampati in Afghanistan quando l’insurrezione talebana si è diffusa dalla sua tradizionale roccaforte nel sud ed est del paese verso le regioni nel nord un tempo pacifiche. Nonostante il supporto degli aerei da guerra di USA e Afghanistan, le truppe governative stanno combattendo i talebani, con alti ufficiali governativi che dicono che gli insorti stanno diventando sempre più addestrati ed equipaggiati.

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Decine di persone sono state uccise in un violento scontro tra una gruppo miliziano filo-governativo ed una organizzazione separatista nel nord del Mali, una fonte locale ha detto venerdi all’agenzia Anadolu.

Gli scontri sono iniziati martedi a Kidal tra combattenti del gruppo filo-governativo, GATIA e membri armati del Coordinamento separatista dei Movimenti di Azawad (CMA), Fahad Ag Almahmoud, segretario generale di GATIA, ha riferito all’agenzia Anadolu.

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Forze curde Peshmerga sono riuscite a riprendere il controllo di 11 villaggi a sud-est di Mosul ed ucciso almeno 120 militanti del cosiddetto Stato Islamico (IS), come parte delle operazioni per cacciare IS da Mosul e da altre zone nel nord dell’Iraq. Più di 120 terroristi IS sono stati uccisi nell’offensiva Peshmerga di oggi, Mansour Barzani, comandante delle forze speciali curde, ha detto nelle dichiarazioni alla stampa.

L’offensiva, supervisionata dal presidente della regione Kurdistan iracheno Masoud Barzani, continuerà finchè l’IS sarà là, ha detto.

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Almeno 42 civili sono stati uccisi nell’est della Repubblica Democratica del Congo, ha detto un funzionario locale questa domenica, in quello che il governo ha descritto come un massacro in risposta alle operazioni militari nella zona.

Sono stati dichiarati tre giorni di lutto nazionale a seguito del massacro di sabato notte, l’ultimo di una serie di massacri che hanno causato più di 600 morti dentro e fuori la tormentata città di Beni dal 2014

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Caccia della coalizione guidata dai sauditi giovedi hanno bombardato posizioni ribelli sciite dentro e intorno a Sanaa per il terzo giorno consecutivo, mentre un bombardamento dallo Yemen ha ucciso una donna in Arabia Saudita.

La coalizione sta combattendo i ribelli Houthi da Marzo 2015, dopo aver assaltato la capitale e spostati verso sud costringendo il presidente Abedrabbo Mansour Hadi riconosciuto internazionalmente a fuggire dal paese.

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