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Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati
C.O.S.MO. (Centre for Oriental Strategic Monitoring)
Search for International Terrorist Entities (SITE)
Trentadue soldati sono stati uccisi in uno scontro con i jihadisti di Boko Haram la confine del Niger con la Nigeria, ha detto sabato il ministero della difesa del Niger.
“Centinaia di assalitori” hanno attaccato un posto militare a Bosso questo venerdi sera, si legge nella dichiarazione che ha dato un “bilancio provvisorio” di 30 nigerini e due soldati nigeriani uccisi e 67 feriti.
Curde yaziede in diaspora mostrano sostegno ai loro coetanei rapiti dall’ISIS nel nord dell’Iraq. Foto file
Estremisti jihadisti delo Stato Islamico (ISIS) questo giovedi hanno ucciso 19 ragazze yazide bruciandole fino alla morte, hanno riferito attivisti e testimoni.
Le vittime, che sono state prese dai jihadisti dell’ISIS come schiave del sesso, sono state poste dentro prigioni di ferro nel centro di Mosul e bruciate a morte di fronte a centinaia di persone.
Otto soldati turchi sono stati feriti venerdi in un attacco bomba del PKK sul bordo della strada nella provincia sudorientale di Diyarbakir in Turchia, ha detto l’ufficio del governatore regionale.
Secondo una dichiarazione rilasciata dall’ufficio del governatore di Diyarbakir, i terroristi del PKK hanno detonato una bomba su una strada a corsia singola tra Diyarbakir-Silvan quando è passato un veicolo militare.
Il ministero della difesa del Nagorno Karabakh riferisce che durante la notte del 1-2 Giugno l’Azerbaigian ha sparato con fucili di precisione e lanciagranate AGS-17 sulla linea di contatto del Nagorno Karabakh.
Nell’annuncio del ministero della difesa NKR si legge: “Durante la notte del 1-2 Giugno la situazione, in generale, è stata calma sulla linea di contatto tra le forze opposte Karabakh-Azerbaigiane.
Il ramo nord africano di al-Qaeda ha rivendicato attacchi nel nord del Mali che hanno ucciso un casco blu cinese dell’ONU e tre civili, ha detto il gruppo di monitoraggio SITE situato negli USA questo mercoledi.
Gli attacchi di martedi sono avvenuti giorni dopo che cinque caschi blu dell’ONU sono stati uccisi in una imboscata nel Mali centrale, mentre crescono le preoccupazioni sul futuro della missione attiva più mortale dell’ONU.