Venerdì, Aprile 22, 2016
Almeno 50 persone sono state uccise e ferite negli scontri che sono scoppiati tra l’esercito siriano e le Unità di Protezione del Popolo Curdo (YPG) questo giovedi nella città curda di Qamishli a Rojava, nel nord della Siria.
Una fonte sicura vicino a YPG ha confermato a Rudaw che dalle “5 p.m. gli scontri si sono fermati a Qamishli. 30 persone sono state uccise, tra queste sei sono civili e gli altri sono soldati dell’esercito siriano”.
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Giovedì, Aprile 21, 2016
L’Esercito birmano ha minacciato nuove offensive militari se il Partito del Progresso Stato Shan/Esercito Stato Shan-Nord (SSPP/SSA-N) si rifiuta di ritirarsi da due posizioni nelle mentagne confinanti con il territorio etnico Wa, secondo fonti locali.
Un sergente di SSA-N ha detto a The Irrawaddy in condizione di anonimato che il suo gruppo armato non abbandonerà queste posizioni nel nord dello Stato Shan e che avrebbero difeso il loro territorio nel caso di un attacco delle forze governative.
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Trentatrè persone sono state uccise questo martedi in scontri tra l’esercito della Repubblica Democratica del Congo e la milizia Mai Mai Simba nella località centrale di Biakato, territorio di Mambasa, est del paese.
Un amministratore locale ha detto a Xinhua che 12 combattenti della milizia ed un soldato sono stati uccisi e tre soldati sono stati feriti nei combattimenti.
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Mercoledì, Aprile 20, 2016
Una fazione del Movimenti dei Talebani in Pakistan o TTP, ha rivendicato i due attacchi a Karachi che hanno colpito i poliziotti mentre controllavano i membri di un team di vaccinazione polio. Il Movimento dei Talebani in Pakistan aveva già colpito i gruppi di vaccinazione polio nelle grandi città del Pakistan.
Il Movimento dei Talebani in Pakistan Jamaat-ul-Ahrar “accetta la responsabilità per l’attacco sulla polizia a Karachi”, Ihsanullah Ihsan, portavoce ufficiale per il gruppo, ha detto in una dichiarazione che è stata spedita via email a The Long War Journal.
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I ribelli Houthi in Yemen ed i loro alleati hanno accettato di unirsi in ritardo ai colloqui di pace mediati dall’ONU, hanno detto mercoledi i loro rappresentanti.
I ribelli hanno accettato di unirsi ai colloqui dopo aver ricevuto assicurazioni dall’inviato dell’ONU e dagli ambasciatori che il cessate il fuoco in carica dall’11 Aprile sarebbe stato rispettato dalle forze lealiste, lo ha riferito la televisione dei ribelli Al-Masirah citando il rappresentate Houthi Saleh al-Sammad.
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