L’Iran ha dispiegato l’esercito regolare nella sua prima operazione all’estero dalla Rivoluzione del 1979 per rafforzare il leader siriano Bashar al-Assad tra i timori di Tehran che la Russia possa accettare la sua rimozione.
L’elite delle Guardie Rivoluzionarie dell’Iran hanno mantenuto una discreta presenza in Siria da quando è iniziata la guerra civile cinque anni fa. Ma i resoconti della morte dei commandos iraniani in Siria hanno fatto luce di un cambiamento nella politica della Repubblica Islamica.
Tehran ha tenuto il suo esercito in patria per decenni e cercato di tenere a bada il conflitto attraverso una strategia — presidiato e gestito dalle Guardie — di combattere i suoi rivali regionali attraverso mandatari in Iran, Siria e Libano. La Siria è cruciale al suo successo. E’ sulla ‘linea del fronte’ con Israele ed è un importante ponte verso Hezbollah, la forza sciita dell’Iran in Libano.
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