Martedì, Novembre 17, 2015
Le forze di sicurezza egiziane hanno ucciso 24 militanti dello Stato Islamico nel centro del Sinai, 70 chilometri dal luogo dello schianto dell’aereo di linea russo che il gruppo dice di aver abbattuto, dicono le fonti della sicurezza.
Lunedi hanno affermato che le forze di sicurezza hanno ucciso i militanti mentre si erano nascosti nelle cave in una zona montagnosa e che hanno catturato altri otto miltanti.
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Il presidente francese Francois Hollande lunedi ha promesso di distruggere DAESH dopo le sue atrocità a Parigi, promettendo nuove dure misure anti-terrorismo a casa e di intensificare i bombardamenti in Siria.
La Francia e il Belgio hanno organizzato decine di raids su sospetti estremisti mentre la caccia all’uomo è proseguita per l’ottavo membro, incluso in un luogo radicale conosciuto a Bruxelles dove gli assalitori si pensa abbiano vissuto.
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Lunedì, Novembre 16, 2015
Etiopia. Una volta sinonimo di bambini che muoiono di fare e siccità mortale, il paese oggi è un bastione di stabilità nel turbolento Corno d’Africa. Senza sbocco sul mare tra la Somalia senza regole e la dispotica Eritrea, è diventato un beniamino delle potenze europee ed un paragone di sviluppo economico. Eccetto: Secondo il Centro di Monitoraggio dei Profughi Interno, a causa di una guerra di cui probabilmente non avete mai sentito parlare, 413.400 etiopi sono sfollati all’interno del paese.
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Domenica, Novembre 15, 2015
Caccia francesi domenica hanno bombardato la città siriana di Raqqa — una grande roccaforte ed auto-dichiarata capitale del gruppo radicale Stato Islamico — distruggendo una postazione di comando ed un campo di addestramento, ha detto il ministero della difesa francese.
Secondo AFP, 20 bombe sono state sganciate sulla città siriana.
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L’esercito nazionale yemenita e la resistenza hanno respinto una grande offensiva lanciata dagli Houthis appoggiati dall’Iran e dai loro alleati nella città sud-occidentale di Taiz mentre i ribelli golpisti hanno cercato di bloccare gli aiuti di soccorso di contrabbandati nella città assediata.
Le fonti militari hanno detto che violenti combattimenti sono scoppiati a sud di Taiz, durante il quale 19 insorti golpisti sono stati uccisi e 27 feriti, aggiungendo che le forze nazionali hanno requisito un grande quantitativo di armi lasciate dai ribelli dopo essersi ritirati.
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