Etiopia: La guerra segreta in Ogaden
Etiopia. Una volta sinonimo di bambini che muoiono di fare e siccità mortale, il paese oggi è un bastione di stabilità nel turbolento Corno d’Africa. Senza sbocco sul mare tra la Somalia senza regole e la dispotica Eritrea, è diventato un beniamino delle potenze europee ed un paragone di sviluppo economico. Eccetto: Secondo il Centro di Monitoraggio dei Profughi Interno, a causa di una guerra di cui probabilmente non avete mai sentito parlare, 413.400 etiopi sono sfollati all’interno del paese.
Dal 1994, i movimenti separatisti nella regione meridionale di Ogaden, che confina con la Somalia senza legge, hanno ingaggiato la guerra contro il governo etiope. Quello che è iniziato come un tentativo di unificare la regione somala di Etiopia (Ogaden) con la Somalia, è aumentato a dismisura con una manciata di altri gruppi armati che si sono uniti all’azione. Ciò rende determinate linee di battaglia difficoltose — sono in gioco molti gruppi etnici e separatisti.
Forse la comunità internazionale non sta ignorando il problema ma ha grossi pesci più grandi da friggere. La Somalia, suo vicino, ha subito una rivolta islamica sanguinaria dal gruppo estremista al-Shabaab. O forse non hanno proprio idea su cosa stia succedendo. Il governo ha definito i gruppi separatisti come il Fronte di Liberazione Oromo come terroristi e negato ai giornalisti e NGO di visitare la regione.
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