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Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati
C.O.S.MO. (Centre for Oriental Strategic Monitoring)
Search for International Terrorist Entities (SITE)
Un soldato delle forze speciali libiche è stato ucciso oggi a Bengasi in scontri con Ansar al Sharia affiliata alle forze del Consiglio della Shura dei rivoluzionari della città.
Nei combattimenti sono rimasti feriti altri tre soldati.
Il leader della Corea del Nord ha ordinato al suo esercito di essere pienamente pronto per la guerra, riferisce l’agenzia di stampa Yonhap della Corea del Sud.
Ciò avviene dopo che il Nord all’inizio aveva minacciato una azione militare se il Sud avesse continuato a spingere la propaganda dentro il Nord attraverso il confine usando altoparlanti.
ISIS ha rivendicato la responsabilità per un attacco con autobomba che ha ferito almeno 29 persone al Cairo questo giovedi, dicendo che è stata la punizione per l’esecuzione di sei uomini a Maggio.
La macchina è detonata vicino l’edificio di Sicurezza Nazionale nel sobborgo settentrionale di Shubra al-Kheemag, ha detto il ministero della salute egiziano. Il guidatore l’ha parcheggiata e poi è salito su una moto e fuggito prima che gli esplosivi saltassero in aria.
Uomini di Boko Haram hanno sparato agli abitanti del villaggio mentre altri sono annegati cercando di scappare dai terroristi mentre hanno assaltato le loro case nel nordest della Nigeria. L’attacco ha causato la morte di 150 abitanti del villaggio di Kukuwa-Gari nello Stato di Yobe.
Decine di militanti che sono arrivati con moto e con una macchina “hanno aperto il fuoco immediatamente, ciò ha costretto i residenti a fuggire. Hanno sparato verso molte persone”, Modu Balumi un residente di Kukuwa-Gari, ha detto a AFP.
La missione di pace dell’ONU del Mali ha dispiegato le truppe intorno ad una roccaforte separatista del nord questo martedi, cercando di prevenire una escalation di scontri armati tra i ribelli e le milizie filo-governative che minacciano di silurare un accordo di pace.
I separatisti, guidati dagli uomini delle tribù Tuareg e le milizie filo-governative Piattaforma hanno firmato un accordo di pace sponsorizzato dall’ONU a Giugno. Il suo intento era di pacificare il nord e permettere all’esercito maliano di concentrarsi sulla lotta ai militanti islamici nel paese africano occidentale.