I ribelli sciiti ed il governo yemenita hanno firmato un accordo finalizzato a fermare i violenti scontri che hanno lasciato più di 140 persone morte e costretto migliaia di persone a fuggire dalle loro case.

L’accordo è stato rotto durante il weekend da un inviato ONU nello Yemen, Jamal Benomar.

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I servizi di sicurezza nigeriani da ieri stanno investigando sui resoconti in cui Abubakar Shekau, il leader di Boko Haram, è stato ucciso nei combattimenti.

L’esercito del Camerun ha postato quello che sembra essere una foto di Shekau sui social media.

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Centinaia di combattenti curdi dalla Turchia sono arrivati nella città curda siriana di Ayn al-Arab per unirsi ad un gruppo di miliziani curdi in lotta per respingere le forze del SIIS, hanno detto gli attivisti sabato.

Gli scontri continuano nella zona tra la milizia, chiamata Unità di Protezione Popolare Curde (YPG) ed i combattenti SIIS, secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani situato a Londra.

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Decine di persone venerdi sono state uccise da militanti di Boko Haram ad un mercato locale nella zona Mainok nello stato nord orientale del Borno in Nigeria, hanno detto i sopravvissuti e fonti della sicurezza.

Gli assalitori hanno colpito il mercato, situato a circa 56 km da Maiduguri, la capitale dello Stato del Borno, mentre la vendita e l’acquisto era al suo massimo, Bello Adamu, un testimone ha detto a Xinhua.

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Potrebbe essere il più significante tentativo per una tregua.

Le autorità ucraine ed i ribelli appoggiati dalla Russia nell’Ucraina orientale hanno accettato duranta la notte in Bielorussia di creare un’ampia zona cuscinetto tra le forze di entrambe le parti, ritirare le armi pesanti fuori la portata di un altro e di inviare i combattenti stranieri a casa.

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