Sabato, Luglio 26, 2014
Un portavoce della sicurezza ucraina dice che le forze governative sono avanzate alla periferia di una città chiave nel tentativo di entrare, dopo i separatisti filo-russi, in una delle loro principali roccaforti.
Il portavoce per la sicurezza nazionale Andriy Lysenk ha riferito che le forze ucraine sono fuori Horlikva a nord del principale centro regionale di Donetsk.
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Venerdì, Luglio 25, 2014
I combattenti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL) dicono di aver invaso una grande base militare siriana alla periferia della città di Raqqa.
I combattenti islamici hanno rilasciato delle immagini con i soldati catturati che venivano decapitati dopo la battaglia per la base.
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Le forze israeliane hanno ucciso un leader dell’ala militare della Jihad Islamica e due dei suoi figli all’inizio di venerdi con un attacco aereo sulle loro case nel sud della Striscia di Gaza, mentre il bilancio dei morti palestinesi è arrivato a 800 nel 18° giorno della battaglia. Anche un riservista di 36 anni è caduto in combattimento nel nord di Gaza, ha detto l’esercito, portando il numero dei soldati israeliani morti dalla scorsa settimana a 33.
Una dichiarazione della Jihad Islamica, che sta combattendo Israele insieme al movimento islamico Hamas, ha riferito che Salah Abu Hassanein, 45 anni — un portavoce per la sua milizia, le Brigate al-Quds — e i suoi figli, di 15 e 12 anni, sono stati uccisi all’entrata della loro casa nella città meridionale di Rafah.
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Giovedì, Luglio 24, 2014
Le autorità di Gaza hanno detto che le forze israeliane questo giovedi hanno bombardato un rifugio in una scuola gestita dall’ONU, uccidendo almeno 15 persone mentre il bilancio delle vittime nel conflitto a Gaza ha superato le 760 persone ed i tentativi di tregua rimangono vaghi.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Bank Ki-moon ha espresso il suo orrore per l’attacco alla scuola a Beit Hanoun nel nord della Striscia di Gaza. “Molti sono stati uccisi – incluse donne e bambini, così come lo staff dell’ONU”, ha detto in una dichiarazione. “Le circostanze non sono ancora chiare. Condanno fortemente questo atto”.
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I ribelli Seleka a maggioranza musulmana della Repubblica Centrafricana hanno firmato un cessate il fuoco con la milizia cristiana “anti-balaka” questo mercoledi, dopo aver abbandonato la loro richiesta di dividere in due il paese lungo linee religiose.
La richiesta di Seleka di dividere ufficialmente il paese in un nord musulmano e in un sud cristiano ha rischiato di far deragliare i colloqui di pace nella Repubblica del Congo volti a far terminare le violenze religiose che hanno ucciso migliaia di persone.
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