Guerre nel Mondo

I ribelli di SPLM-In-Opposizione questa domenica hanno accusato l’esercito del Sud Sudan (SPLA) di rombere l’accordo di cessate il fuoco di venerdi dopo che avrebbe lanciato una serie di attacchi sulle sue posizioni negli Stati Unità e Alto Nilo.

Il portavoce ribelle, Lul Ruai Koang ha detto a Sudan Tribune che le forze filo-governative sabato notte hanno bombardato le loro posizioni nello Stato dell’Alto Nilo.

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I militanti nel nord Iraq hanno teso una imboscata ad un convoglio dell’esercito e rapito almeno 20 soldati prima di sparargli alla testa, hanno detto oggi i militari dell’esercito - l’ultimo di una serie crescente di attacci con esecuzioni nel paese.

L’imboscata è stata fatta ieri vicino Ain al-Jahash nella provincia settentrionale di Nineveh, una delle regioni più instabili in Iraq e attraverso la quale una lunga sezione di conduttura passa il suo corso dai giacimenti petroliferi di Kirkuk verso la vicina Turchia.

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Mentre i separatisti filo-russi nell’est Ucraina si stanno preparando per tenere un referendum se dichiarare la loro indipendenza questa domenica, il presidente in carica Oleksander Turchinov ha avvertito che un voto “si” potrebbe significare l’auto-distruzione.

Il voto sarà tenuto nelle regioni di Donetsk and Luhansk nell’est Ucraina, dove i separatisti filo-russi hanno occupato gli edifici governativi in diverse città ed hanno preso il pieno controllo della città di Slaviansk. Il referendum è stato respinto dal governo ucraino e da altri paesi occidentali come illegale.

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Il presidente del Sud Sudan ha raggiunto un accordo di cessate il fuoco con un leader ribelle, ha detto un blocco regionale africano questo venerdi, dopo che un ciclo vizioso di vendetta ha l’allarme internazionale di allarme.

Gli accordi significano “una immediata cessazione delle ostilità entro 24 ore dalla firma” e “libero accesso umanitario” a tutte le persone colpite da lunghi mesi di conflitto, a affermato una dichiarazione di un blocco politico conosciuto come IGAD, che sta mediando il conflitto.

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I talebani afghani hanno annunciato che lanceranno una “offensiva di primavera” dal 12 Maggio, con attacchi in tutto il paese in un momento in cui le truppe straniere stanno elaborando una strategia di uscita.

L’annuncio di questo anno arriva poche settimane prima del ballottaggio presidenziale mentre nessun candidato si è assicurato il 50 per cento più uno dei voti nelle elezioni del 5 Aprile. Il secondo round si terrà a metà Giugno.

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