Giovedì, Maggio 15, 2014
I residenti di tre villaggi nello Stato del Borno hanno respinto un attacco da parte di sospetti combattenti di Boko Haram, ha detto un testimone alla British Broadcasting Corporation (BBC).
Il resoconto ha detto che almeno 200 militanti sono stati uccisi durante lo scontro che è avvenuto nel distretto di Kala-Balge dello Stato.
Il testimone ha riferito che i residenti hanno formato un gruppo di vigilantes per respingere l’attacco.
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Mercoledì, Maggio 14, 2014
Scontri che sono seguiti da attacchi simultanei da parte di sospetti membri di al-Qaeda su postazioni dell’esercito nella provincia meridionale di Shabwa nello Yemen hanno ucciso 10 soldati e 13 jihadisti questo mercoledi, ha riferito l’esercito.
“La forza aerea yemenita sta partecipando nelle battaglie, bombardando colonne di veicoli di al-Qaeda che stanno cercando di avanzare verso Azza”, la città di Shabwa che l’esercito ha detto di aver ripreso giovedi della scorsa settimana.
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Martedì, Maggio 13, 2014
Secondo le notizie da Baladxawo, una città nella regione di Gedo indicano che intensi confronti siano avvenuti tra i soldati dell’Esercito Nazionale Somalo appoggiati dalle forze di Ahlusunna Waljamaaca e le truppe dell’Amministrazione ad Interim di Giuba, non è chiaro se sia Ras Kamboni.
Lo scontro è scoppiato intorno a mezzogiorno vicino ad un checkpoint nel quartiere settentrionale di Baladxawo. La città sotto il controllo del Governo Federale Somalo e Ahlusunna Waljamaaca, è stata invasa da una flotta di combattenti che prende ordini diretti dal leader Ahmed Madobe dell’Amministrazione ad Interim di Giuba.
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Si è combattuto nella notte fra lunedì e martedì a Sloviansk, roccaforte dei separatisti filorussi nell’Ucraina orientale.
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Lunedì, Maggio 12, 2014
Il leader separatista chiede di unirsi alla Russia dopo essersi aggiudicato uno schiacciante “si” per un autogoverno in un referendum non ufficiale.
Le regioni più popolose dell’Ucraina sono sul punto di unirsi alla Russia questo lunedi quando è stata proclamata la nascita di una “Repubblica Popolare” sia a Donetsk che a Luhansk.
Denis Pushilin, il sedicente “primo ministro” della “Repubblica Popolare di Donetsk”, è apparso fuori al principale palazzo governativo, che era stato requisito dai sui seguaci lo scorso mese ed ha annunciato: “La Repubblica Popolare ora è sovrana!”.
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