Mercoledì, Ottobre 23, 2013
Cinque membri delle Forze della Guardia Nazionale Tunisina sono stati uccisi mercoledi durante gli scontri con i militanti che si pensava essere affiliati ai jihadisti nelle zone montagnose a sud della capitale Tunisi.
Gli scontri hanno avuto luogo nel villaggio di Sidi Ali Belaoun nel governatorato Sidi Bouzid, nel cuore arido della Tunisia.
Ci sono notizie contrastanti sull’esatto numero delle vittime, anche se alcune testate giornalistiche hanno riferito che il numero delle vittime è superiore a sette, la TV di stato ha detto invece che almeno tre sono stati le persone uccise.
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Martedì, Ottobre 22, 2013
Il Fronte Nazionale di Liberazione dell’Ogaden “ONLF”, ha ufficialmente rivendicato l’attacco dei suoi combattenti sull’aeroporto della città di Kebridahar la scorsa settimana.
Il nostro obiettivo per questo attacco era di disturbare la visita della delegazione nell’Ogaden e mandare un chiaro messaggio all’amministrazione fantoccio che serve solo gli ordini coloniali nel nostro popolo e territorio. L’ufficiale ha sostenuto dal telefono a Ogadentoday Press.
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Lunedì, Ottobre 21, 2013
Una foto scattata il 18 Ottobre 2012 mostra due ribelli siriani prendere posizione da cecchino nel quartiere fortemente contestato di Karm al-Jabal nella centrale Aleppo. Foto: AFP
Un alto comandante ribelle nel sud della Siria è stato ucciso questo lunedi nei combattimenti con le truppe governative nella città di Tafas, dicono le fonti da entrambe le parti.
Il tenente colonnello Yasser Abbud, “capo della brigata Fallujah-Houran…è stato ucciso nei combattimenti contro le truppe del regime a Tafas”, ha riferito un portavoce per il Consiglio Militare ribelle nella provincia meridionale di Daraa.
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Domenica, Ottobre 20, 2013
Una pattuglia di militari italiani è stata attaccata con colpi di armi leggere, mortai e lanciarazzi nei pressi di Shindand, in Afghanistan: lo scontro a fuoco è durato circa mezz’ora.
Nessun ferito tra gli italiani. Lo rendono noto fonti del comando del contingente. L’attacco si è verificato nel pomeriggio, alle 15.30 locali (le 13 italiane), 5 chilometri a sud della base operativa avanzata di Shindand, nell’ovest dell’Afghanistan.
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I quattordici giorni concessi dalla Conferenza Internazionale dei Grandi Laghi al Governo di Kinshasa e alla ribellione Movimento 23 Marzo per trovare una soluzione pacifica al conflitto all’est del Congo sono ampiamente trascorsi senza produrre risultati. La delegazione governativa ha praticamente boicottatto la riunione a Kampala presentandosi solo quattro giorni su quattordici.
Il Presidente Joseph Kabila pretende la resa incondizionata della ribellione ignorando le richierste avanzate dal M23: disarmo del gruppo terroristico ruandese FDLR (Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda), ritorno dei rifugiati congolesi di origine tusti (oltre 150.000), reintegro del M23 nell’esercito regolare, amnistia per i comandanti della ribellione.
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