Sabato, Ottobre 26, 2013
I ribelli curdi sabato hanno preso il controllo di un posto di frontiera chave tra la Siria e l’iraq, in uno sforzo per prevenire che gruppi collegati ad al-Qaeda possano entrare nella regione, ha detto un informatore situato in Gran Bretagna.
A seguito di tre giorni di combattimento con i combattenti di al-Qaeda dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante e del Fronte al-Nusra, i ribelli curdi hanno preso il controllo del posto di frontiera di al-Yaroubiyeh nella provincia di al-Hasaka, a nord-est della Siria, ha detto l’Ossevatorio Siriano per i Diritti Umani.
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Venerdì, Ottobre 25, 2013
I combattimenti sono ripresi questo venerdi tra l’esercito ed i ribelli nella Repubblica Democratica del Congo, hanno detto le Nazioni Unite, appena pochi giorno dopo che i colloqui di pace sono stati sospesi.
Gli scontri hanno avuto luogo a circa 25 chilometri (16 miglia) a nord della città strategica di Goma, ha detto all’AFP il portavoce ribelle Vianney Kazarama.
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Le forze di sicurezza tunisine la scorsa notte hanno catturato al-Khatib al-Idrissy, che si crede essere il capo del gruppo fondamentalista islamico fuorilegge Ansar al-Shariah Tunisia, hanno riferito venerdi le fonti.
E’ stato catturato nella città centrale di Sidi Ali Ben Aoun, dove mercoledi la milizia islamica ha ucciso sei uomini della guardia nazionale. Un poliziotto è stato ucciso in un altro scontro lo stesso giorno.
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Giovedì, Ottobre 24, 2013
Scontri tra forze governative birmane e l’Esercito per l’Indipendenza Kachin sono continuati ieri nella città di Mabein nel nord dello Stato Shan, una zona confinante con lo Stato Kachin ed il territorio del 12 battaglione KIA sotto la 3 brigata, ha saputo il Kachin News Group.
Gli scontri hanno coinvolte unità dei battaglioni 12 e 27 del KIA ed hanno avuto luogo a Saga Nam Hkum vicino il villaggio Je U. Martedi e mercoledi hanno visto ripetutamente l’esercito birmano bombardare il villaggio Mung Ding Pa, secondo un ufficiale KIA situato nella zona. Ieri un bambino è stato ucciso da un proiettile mentre altri quattro abitanti sono stati feriti, secondo una persona che è stata in grado di parlare con qualcuno del villaggio.
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Ci sono più di 60.000 iraniani che stanno combattendo insieme alle forze leali al presidente autoritario Bashar al-Assad della Siria, ha sostenuto martedi il capo della principale alleanza di opposizione del paese.
“In Siria, ci sono più di 60.000 combattenti dall’Iran”, ha detto Ahmad Jarba.
Per questa ragione l’Iran non dovrebbe essere presente al secondo colloquio di pace siriano a Ginevra II programmati il prossimo mese, ha detto Jarba.
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