Guerre nel Mondo

Truppe governative siriane hanno sostenuto significativi progressi nella contesa città di Aleppo.

La televisione di stato sabato ha detto che l’esercito ha inflitto pesanti perdite nei sobborghi che ha definito “basi terroristiche”.

L’opposizione vuole che l’occidente fornisca armi e istituire zone di sicurezza dentro la Siria.

Ma l’assistenza rimane focalizzata su aiuti non-letali ed umanitari.

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Il gruppo ribelle islamico al-Shabaab in Somalia si è ritirato dalla città portuale di Chisimaio - la loro ultima roccaforte nel paese - dopo un’offensiva delle forze governative keniane e somale.

Al-Shabaab ha detto che il ritiro di sabato è una “ritirata tattica”.

L’annuncio è arrivato un giorno dopo l’assalto sulla città da parte delle truppe dell’Unione Africana, che hanno cercato di cacciare gli insorti dalla città chiave costiera da diversi giorni.

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Truppe keniane che fanno parte della missione di pace in Somalia dell’Unione Africana appoggiata dalle Nazioni Unite (AMISOM) hanno detto di aver catturato la città portuale strategica somala di Chisimaio, il solo bastione ribelle al-Shabaab rimanente.

Il portavoce militare del Kenya il colonnello Cyrus Oguna ha detto che la città portuale è stata conquistata dalle Forze della Difesa del Kenya e dall’Esercito Nazionale Somalo (SNA) questo venerdi in una operazione combinata che ha coinvolto operazioni della Marina, di terra e di aria.

“Posso confermare che la città portuale di Chisimaio è stata presa dalle forze KDF e SNA questa mattina (venerdi) ed i dettagli di come l’operazione è stata condotta sarà resa nota in seguito”, ha detto Oguna al telefono a Xinhua.

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I ribelli sostengono di aver lanciato un “attacco decisivo” sulla seconda città della Siria, Aleppo, mentre l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite ha avvertito che 700.000 rifugiati potrebbero fuggire dal paese entro la fine dell’anno.

“Stanotte, Aleppo sarà nostra o saremo sconfitti”, Abu Furat, un comandante ribelle, ha detto all’AFP mentre diverse migliaia di combattenti hanno iniziato l’offensiva nella città chiave che è stata il campo di battaglia da Luglio.

L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha riferito di un feroce combattimento all’inizio della serata nei distretti di Izaa e Saif al-Dawla nel sud ovest, che ha coinvolto “centinaia di combattenti ribelli”.

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Due potenti esplosioni hanno colpito il comando del quartier generale militare siriano nel centro di Damasco all’inizio di questo mercoledi.

E’ stato il secondo giorno consecutivo che le bombe, apparentemente da parte dei ribelli, hanno colpito la capitale, evidenziando l’abilità degli insorti di colpire il cuore del governo del presidente Bashar Assad.

Gli attacchi sono arrivati quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite stava dibattendo sulla crisi in Siria, anche se è presente una profonda divisione all’interno delle Nazioni Unite, queste hanno fallito nel tentativo di ottenere un cessate il fuoco.

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