Pesanti scontri tra truppe e ribelli sono infuriati nel secondo giorno nella seconda città siriana di Aleppo questo sabato, hanno detto gli attivisti, mentre una tesa calma regna a Damasco dopo giorni di feroci combattimenti.

Il combattimento ad Aleppo è arrivato un giorno dopo che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato all’unanimità per garantire una estensione del mandato “finale” di 30 giorni ad una missione di osservazione travagliata incaricata di osservare un piano di pace per la Siria.

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Soldati dell’esercito siriano hanno ripreso il controllo del distretto di Midan nella capitale Damasco, lo ha annunciato venerdi la tv di stato. L’opposizione ha confermato l’informazione, l’Osservatorio Siriano dei Diritti Umani (SOHR) ha affermato che le forze governative sono state appoggiate dai carri armati sono entrate a Midan.

Il militante Khaled al-Shami, che si trova a Damasco, ha detto che i ribelli hanno effettuato una ritirata “tattica” venerdi mattina per risparmiare i civili da ulteriori bombardamenti. Pesanti combattimenti tra ribelli e soldati hanno avuto luogo nella capitale per cinque giorni.

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Un leader maoista, che aveva una taglia sulla sua testa di 1.700.000 rupie, è stato ucciso dalle forze di sicurezza nel distretto di Chatra nella foresta di Kunda, ha detto venerdi la polizia.

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I ribelli siriani hanno preso il controllo del varco di frontiera Bab al-Hawa al confine con la Turchia, il primo dall’inizio della rivolta contro il regime di Assad.

Lo ha reso noto l’Osservatorio siriano dei diritti umani, una ong con sede a Londra.

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Gli scontri sono scoppiati giovedi vicino il quartier generale del governo siriano a Damasco dopo che i ribelli hanno attaccato le forze leali al presidente Bashar Assad, che ha dispiegato veicoli armati ed incrementato blocchi stradali in tutta la città, hanno detto gli attivisti ed i residenti.

Almeno una persona è stata uccisa nei combattimenti nel quartiere di Ikhlas vicino al Ministero del Consiglio, un enorme complesso ed al campus dell’Università di Damasco, hanno detto.

Centinaia di famiglie stanno fuggendo dall’area, situata tra i distretti di Kafar Souseh e Mezze, hanno detto.

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