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Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati
C.O.S.MO. (Centre for Oriental Strategic Monitoring)
Search for International Terrorist Entities (SITE)
Feroci combattimenti sono ripresi oggi nella seconda città della Siria, Aleppo, secondo gli attivisti, che dicono che i ribelli stanno resistendo alla principale offensiva dell’esercito.
Gli attacchi via aria e terra da parte delle forze del presidente Assad sono falliti finora per cacciare i combattenti dai tanti quartieri sotto loro controllo.
L’esercito siriano questo sabato ha lanciato un assalto massiccio su i ribelli ad Aleppo tra la crescente preoccupazione nel mondo su i rischi di rappresaglie sulla popolazione civile della seconda città del paese.
Le truppe appoggiate da carri armati ed elicotteri da guerra, che sono state ammassate negli ultimi due giorni, si sono mosse verso i distretti di sud ovest dell’area commerciale, dove i combattenti ribelli hanno concentrato le loro forze quando hanno preso il controllo della parte settentrionale della città il 20 Luglio.
L’artiglieria ha bombardato Salaheddin ed altri distretti ribelli dalle 8 am (0500 GMT) quando le truppe di terra sono avanzate, ha riportato il corrispondente AFP.
Il Dipartimento di Stato ha detto giovedi che la dittatura siriana sta preparando un massacro nella più grande città siriana, Aleppo.
Aleppo è una città con più di 3 milioni di persone, delle dimensioni di Los Angeles. I rifugiati si stanno riversando fuori dalla città. E’ stato un anno e mezzo fa quando una rivolta popolare è iniziata contro la dittatura della famiglia Assad in vita da 42 anni. I ribelli hanno preso il controllo di alcuni quartieri di Aleppo.
Un recente foto dalla città assediata evidenzia: Mohammad Amumrej di cinque anni, ferito durante un bombardamento dell’esercito siriano sulla città mentre viene portato via per le cure mediche.
Per la prima volta dall’inizio della rivolta in Siria, forze fedeli al regime si sono scontrate con l’esercito giordano lungo il confine tra i due Paesi.
Lo confermano all’ANSA fonti alla frontiera, dopo che gli attivisti siriani hanno pubblicato i video dei combattimenti. Le fonti precisano che tre soldati giordani sono stati feriti.
Truppe d’elite filippine appoggiate da elicotteri da guerra hanno combattuto militanti collegati di al-Qaeda nella roccaforte del gruppo su un’isola meridionale, in scontri che hanno ucciso 14 persone, ha detto l’ersercito.
I soldati hanno combattuto gli estremisti islamici del gruppo Abu Sayyaf nella martoriata isola di Basilian, con il combattimento che ha lasciato almeno nove soldati e cinque militanti uccisi.
Il gruppo, che è stato fondato nel 1990 con i soldati dell’allora leader di al-Qaeda Osama bin Laden, che è stato accusato per i peggiori attacchi terroristici nella storia delle Filippine includono attentati mortali e rapimenti per riscatti.