Mercoledì, Luglio 20, 2011
Due soldati sono stati uccisi ed altri due feriti in seguito ad un attacco su una base militare nelle valli dei fiumi Apurimac ed Ene in cui è in crescita la produzione di coca peruviana.
L’attacco è avvenuto contro la base militare Unione Mantario da parte di rimanenti rivoltosi di Sendero Luminoso. Il gruppo ha usato armi a lungo raggio per sparare sulla base e poi è fuggito nella giungla, riferisce il rapporto.
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Forze governative su camion mascherati con le bandiere dei ribelli Martedi hanno bombardato le posizioni dell’opposizione vicino la città petrolifera orientale di Brega, uccidendo otto combattenti ribelli e ferendone altre decine, hanno riferito i funzionari.
In un messaggio audio diretto ad un raduno di migliaia di persone nella città di al-Aziziya, a sud di Tripoli, assediata dal Muammar Gheddafi ha sottolineato l’importanza della vasta ricchezza del petrolio in Libia per il suo regime ed ha chiamato la guerra civile una battaglia “per la nostra via di vita”.
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Martedì, Luglio 19, 2011
Il combattimento è scoppiato tra le forze iraniane ed il Party of Free Life of Kurdistan (PJAK), che ha negato le rivendicazioni dell’Iran che sostiene di aver causato pesanti perdite negli attacchi ad uno dei suoi campi.
I media di stato iraniani hanno riportato che le Guardie Rivoluzionarie hanno preso il controllo del campo ribelle PJAK “vicino al confine iracheno” ed ucciso, ferito o catturato decine di combattenti del PJAK nel combattimento.
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Domenica, Luglio 17, 2011
I combattimenti sono scoppiati nel sud dello Yemen Sabato, quando le forze di sicurezza — sostenute da uomini armati delle tribù — hanno combattuto contro i militanti islamici nella regione, riportano i testimoni.
Centinaia di uomini delle tribù si sono uniti al combattimento nella città di Zinjibar, giurando di stare uniti contro i militanti islamici finchè non lasceranno la provincia di Abyan.
“Non ci fermeremo fino a che i terroristi non lasceranno la provincia. Combatteremo e non abbiamo nulla da perdere”, ha detto Masood Mansoor, uno dei combattenti. “Questa terra è nostra e non permetteremo che diventi un paradiso sicuro per i fuorilegge”.
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La battaglia per la città petrolifera libica di Brega è continuata Domenica quando i ribelli si sono scontrati con le truppe del Colonnello Muammar Gheddafi.
L’agenzia di stampa AFP ha riportato che il combattimento si è spostato dal deserto alla periferia di Brega e poi nelle vie del centro.
I medici all’ospedale di Benghazi hanno detto che 12 persone sono morte nei combattimenti di Sabato e ben 200 sono rimaste ferite. Non ci sono riscontri immediati sulle vittime negli scontri di Domenica.
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