Mercoledì, Gennaio 19, 2011
La Guyana è diventata il sesto paese latino americano a riconoscere la Palestina come stato indipendente.
“E’ la speranza della Guyana che l’aumento del riconoscimento della stato palestinese contribuirà ad una risoluzione del conflitto israelo-palestinese e la creazione di una pace duratura e di stabilità nella regione”, ha detto in una dichiarazione il ministero degli esteri Giovedi.
La decisione della Guyana, dice la dichiarazione “è in linea con la Guyana avere una incrollabile solidarietà, impegno per le giuste e legittime aspirazioni del popolo della Palestina di esericitare il suo pieno diritto all’auto-determinazione e di raggiungere una propria patria, indipendente, libera, prosperosa e pacifica”.
La Guyana si unisce al Brasile, Argentina, Bolivia, Uruguay ed Ecuador nel riconoscere la Palestina come uno stato indipendente con i confini che esistevano prima dell’occupazione della Cisgiordania da parte di Israele, includendo Gerusalemme e la Striscia di Gaza nel 1967 nella guerra del Medio Oriente.
La Notizia:
http://english.aljaz … 111415632686804.html
Un gruppo di 10 insorti armati si sono uniti al governo nelle aree circostanti della provincia di Faryab.
L’ufficio stampa del Dipartimento di sicurezza nazionale ha detto all’agenzia di stampa (Bakhtar News Agency), un gruppo di 10 membri di insorti armati guidati dal Mullah Sayed Amirshai Agha si sono uniti al governo.
Questo gruppo aveva attività contro il governo nelle aree circostanti del distretto di Pashtoonkot della provincia Faryab. Con gli sforzi del personale dell’esercito nazionale, loro si sono uniti al processo di pace.
La Notizia:
http://bakhtarnews.c … /index.php?news=4001
Lunedì, Gennaio 17, 2011
Sia l’ONU che gli osservatori internazionali salutano il referendum dello scorso weekend sull’indipendenza in Sud Sudan come un successo. Nel frattempo, il conteggio del ballottaggio è già iniziato a Juba.
La sezione dell’ONU con il compito di monitorare il referendum sul futuro status del Sud Sudan già ieri ha detto che è stato “soddisfatto” delle votazioni, che durava una settimana ed è terminato Domenica. La sezione dell’ONU ha concluso che il processo è stato ben organizzato ed ha permesso alla popolazione della regione di esprimere la sua libera volontà.
La sezione, guidata dal precedente Presidente della Tanzania Benjamin Mkapa, ha confermato ancora che il raggiungimento del 60 percento dell’affluenza alle urne per il referendum è stato raggiunto. La presenza di oltre 22,000 sudanesi e osservatori internazionali ha aiutato a far si che il processo sia stato trasparente, hanno detto i membri della sezione, aggiungendo che lo staff nei centri del referendum “se l’è cavata egregiamente visto l’alto tasso di partecipazione”.
La Notizia:
http://www.afrol.com/articles/37099
Domenica, Gennaio 16, 2011
Forze tunisine stanno scambiando colpi di arma da fuoco vicino al palazzo presidenziale con membri della guardia del deposto Presidente Zine al-Abidine Ben Ali, dicono i rapporti.
Testimoni riportano che sta avvendendo un pesante scambio di fuoco a Cartagine, nord della capitale Tunisi, dove è situato il palazzo.
Il tutto avviene dopo che l’ex capo della sicurezza presidenziale, Ali Seriati, è stato arrestato ed accusato di minacciare la sicurezza nazionale e fomentare la violenza.
Nel frattempo, i leaders politici stanno tenendo colloqui sul nuovo governo.
Il capo ad interim Foued Mebazaa, che fino a Sabato era il presidente del parlamento, ha chiesto al Primo Ministro Mohammed Ghannouchi di formare un governo di unità nazionale.
La Notizia:
http://www.bbc.co.uk … orld-africa-12202283
L’agenzia di sicurezza nella Regione del Kurdistan iracheno, o asayesh, ha sequestrato molte armi appartenenti al gruppo Ansar al-Islam nella periferia della provincia di Arbil ed arrestato un membro del gruppo, secondo una dichiarazione dell’agenzia.
“Il dipartimento anti-terrorismo asayesh ha sequestrato un nascondiglio con armi appartenenti al gruppo terrorista Ansar al-Islam (Sostenitori dell’Islam) ed arrestato uno dei loro membri,” dice una dichiarazione ricevuta dall’agenzia di stampa Aswat al-Iraq.
Gli esplosivi sono stati portati fuori dalla Regione Kurdistan dell’Iraq e sono stati trasportati gradualmente dentro Arbil, ha aggiunto.
La Notizia:
http://en.aswatalira … ticle_page&id=140545