Quattro soldati italiani sono morti e un quinto è rimasto ferito nel corso di un’imboscata avvenuta poco dopo le 9.45 (le 7.45 in Italia) contro un’autocolonna di una sessantina mezzi militari italiani che si stava recando nella valle del Gulistan, nella provincia di Farah, per trasportare il materiale necessario per la costruzione di una base avanzata. Le vittime sono tutte appartenenti al corpo degli alpini. L’ennesimo attentato ai danni del contingente italiano ha riaperto il dibattito sulla partecipazione alla missione Isaf e su una possibile exit strategy.
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha spiegato in una conferenza stampa come lo stesso convoglio fosse già stato attaccato - senza conseguenze - nella giornata di venerdì, ha reso noti i nomi delle vittime dell’agguato in Afghanistan. Si tratta del caporalmaggiore Gianmarco Manca, 32 anni, di Alghero (Sassari); del caporalmaggiore Marco Pedone, 23 anni di Gagliano del Capo (Lecce); del caporalmaggiore Sebastiano Ville, nato a Lentini (Siracusa) nel 1983; del caporalmaggiore Francesco Vannozzi, nato a Pisa nel 1984. Il militare ferito è invece Luca Cornacchia, 31 anni, originario di Pescina (L’Aquila). I militari erano di stanza al settimo reggimento alpini di Belluno, inquadrato nella brigata Julia.
La Notizia:
http://www.corriere. … d-00144f02aabc.shtml