Mercoledì, Settembre 15, 2010
Secondo testimoni locali è scoppiata una guerra tra truppe etiopi e i ribelli dell’ONLF vicino al confine con il Somaliland Martedi e facendo scappare molti nelle vicinanze di città e villaggi.
Un testimone ha detto a Somalilandpress che gli scontri sono iniziati a mezzogiorno nelle montagne Mar-mar nella regione Awdal vicino al confine etiope dopo che i militanti sono stati circondati.
Hanno aggiunto che l’esercito del Somaliland è arrivato nella regione e sta sostenendo l’esercito etiope - ciascun esercito sta bombardando dal lato del suo confine.
Nessun ferito è stato riportato ma Etiopia e Somaliland hanno promesso di eliminare il gruppo dalle loro regioni.
La Notizia:
http://somalilandpre … th-onlf-rebels-18278
Martedì, Settembre 14, 2010
Circa 200 sospetti ribelli sono stati circondati dalle forze del Somaliland vicino al confine con l’Etiopia, ha riferito un ministro del Somaliland.
Il Ministro dell’Interno Mohamed Abdi Gabose ha detto alla BBC che gli uomini sono arrivati nel paese in barca e poi hanno viaggiato via terra verso il confine.
Ha detto che i documenti che gli uomini hanno lasciato dietro suggeriscono che appartengano al Fronte Nazionale di Liberazione dell’Ogaden (ONLF).
Il Somaliland ha dichiarato la sua indipendenza dal resto della Somalia.
La sua secessione non è stata riconosciuta internazionalmente ma è molto più stabile che il resto del paese ed in Luglio si si è tenuta una elezione che ha visto il passaggio pacifico del potere.
Gabose ha detto che il gruppo armato è stato circondato nella regione montuosa che confina con l’Etiopia e Gibuti.
La Notizia:
http://somalilandpre … ear-the-border-18250
Domenica, Settembre 12, 2010
Intense operazioni di combattimento da parte delle forze del Fronte Nazionale di Liberazione dell’Ogaden (ONLF) sono continuate in Ogaden. Le forze ONLF avevano come obiettivo le basi militari etiopi, specialmente i centri nemici chiave, infliggendo una sconfitta ai woyane, le truppe (governative etiopi) dal quale non potranno mai riprendersi.
Ufficiali militari dell’ONLF hanno detto ai giornalisti di Ogaden Online che i combattimenti hanno avuto luogo principalmente nelle basi militari in Ogaden. Hanno aggiunto che l’epoca in cui si combatteva in villaggi ed aree rurali è finita.
Quello che segue è un rapporto inviato dal corrispondente sul fronte di Radio Freedom e Ogaden Online in alcune battaglie che hanno preso piede tra il 16-29 Agosto 2010.
La Notizia:
http://www.ogaden.co … iopian-soldiers.html
Una prigione assaltata da un gruppo armato conosciuto come Boko Haram ha sollevato le paure di nuove violenze nel nord della Nigeria pochi mesi prima delle elezioni.
Il gruppo ha organizzato un raid nella prigione Martedì notte nella città di Bauchi, liberando più di 100 seguaci.
L’attacco ha lasciato la prigione in rovina e dato risalto al gruppo, che sta cercando di istituire la sharia (legge islamica) nel paese, ha avuto accesso a sofisticate armi per sopraffare le guardie carcerarie.
Il ministero dell’interno nigeriano Mercoledi ha detto che i ribelli avevano una “schiacciante potenza di fuoco” e le guardie non sono state in grado di fermarli.
“Dovuto alla schiacciate potenza di fuoco che gli assalitori hanno dispiegato nella loro missione, sono stati facilmente in grado di superare la forte resistenza che è stata messa in atto dalle guardie carcerarie che hanno cercato di bloccare il progresso dell’assalto alla prigione,” ha detto il ministro Emmanuel Ihenacho.
Gli assalitori, armati di fucili di d’assalto AK-47, hanno sparato sulle guardie della prigione che stavano per rompere il loro quotidiano digiuno del Ramadan il Martedì sera, riportava Yvonne Ndege ad Al Jazeera’s da Abuja, la capitale della Nigeria.
Tra gli 800 e 900 prigionieri sono scappati dal carcere, di cui 200 detenuti ritenuti membri Boko Haram, ha detto Ndege. Quattro persone sono state ferite negli scontri.
La Notizia:
http://english.aljaz … 109922058670653.html
Sabato, Settembre 11, 2010
I guerriglieri di sinistra hanno incrementato i loro attacchi contro le postazioni di polizia nelle aree di produzione della cocaina nel sud della Colombia, uccidendo 8 poliziotti Venerdi e portando il conto questo mese a 55 morti.
Il presidente Juan Manuel Santos si è insediato lo scorso mese, promettendo di mantenere la pressione sugli insorti produttori di coca.
Ma il suo governo ha avuto un inizio difficoltoso nelle province di Narino e Putumayo, dove le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) ha iniziato una offensiva.
Le province confinanti con l’Ecuador sono la chiave nelle operazioni di contrabbando della cocaina che ha trovato insurrezione vecchie di decenni in Colombia.
La Notizia:
http://af.reuters.co … dAFN1025921520100910