Inguscezia: Reportage nella repubblica al confine con la Cecenia in preda alla guerra civile
Pistole di plastica e grida: due bambini con i capelli a zero si rincorrono tra le caciotte di ricotta del bazar di Nazran, Repubblica russa di Inguscezia.
Giocano a guardie e ladri che però qui si declina in «menty e waha», «poliziotti e islamisti». Il problema per Mosca è che i «buoni» del gioco sono i «waha», i wahabiti, i fondamentalisti islamici.
Non è ancora Afghanistan, ma l’Inguscezia è già una Russia talebanizzata. Vladimir Putin comanda di giorno, Dokku Umarov, l’Emiro del Caucaso del Nord, di notte.
Le pattuglie di Mosca passano veloci, le spie dell’Emirato clandestino osservano ogni movimento.
I «governativi» vivono assediati, come in una terra d’occupazione. Anche la città principale, Nazran, sta cambiando faccia com’è successo a Bagdad durante la faida tra sciiti e sunniti: ci sono ormai quartieri di filo-russi e altri di filo-islamici.
La Notizia:
http://www.corriere. … 6-00144f02aabe.shtml