San Marino: I soldati italiani, la Serenissima di Venezia, sconfinano a San Marino (per sbaglio): caso diplomatico
Cinque autoblindo fermate dalla Gendarmeria a La Fiorina. I militari: abbiamo sbagliato strada. La Repubblica protesta.
Quando si parla di incidenti al confine, vengono in mente gli scontri militari al 38° parallelo tra le due Coree, sul Golan tra Israele e Siria, o nelle acque dell’Ussuri tra le truppe dell’ex Urss e della Cina di Mao. Più strano che possano capitare alla frontiera tra l’Italia, che nella Costituzione rifiuta la guerra, e l’italianissima, per lingua e cultura, Repubblica di San Marino, che tra l’altro, come la Svizzera, è neutrale: addirittura da cinque secoli.
Eppure qualcosa del genere è capitato, e nel piccolo staterello arroccato sul Titano qualcuno ha temuto che fosse in corso un tentativo di occupazione militare da parte del gigantesco vicino di casa, col quale, problemi fiscali sullo sfondo, da tempo i rapporti non sono idilliaci, per non dire tesi, prima di scoprire con sollievo che in fondo si era trattato solo dell’errore di un drappello di cinque mezzi dell’esercito, reggimento lagunare La Serenissima di Venezia, che avevano preso (per sbaglio, si sostiene) una scorciatoia in territorio straniero.
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