In Georgia chiusa l’ultima tv filo-russa
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La Notizia:
La bozza prevede il ritiro delle truppe russe alle posizioni iniziali, ma la
tregua firmata permette ai russi di stare nel mezzo tra georgiani e sudosseti.
Nel testo della bozza si fa riferimento all’integrità della Georgia, ma la Russia dice che nè l’Abkhazia, nè l’Ossezia del Sud vogliono tornare a far parte della Georgia (tra le linee la Russia vorrebbe ricordare cosa è successo in Kosovo).
In breve il punto è, perchè il Kosovo può diventare indipendente con il beneplacido americano ed europeo (ma contro il parere di Serbia e Russia), e non possono diventarlo l’Abkhazia e l’Ossezia del Sud con il beneplacido russo (ma contro Georgia-USA-EU)? Sta di fatto che il pezzo di carta firmato dal Cremlino si fa riferimento ad un immediato ritiro armato russo e georgiano,ma al momento i russi rimangono in territorio georgiano! La situazione è ingarbugliata tanto che la soluzione non sarà dietro l’angolo e la Nato ha fatto sapere che i rapporti con la Russia cambieranno……..in peggio.
La notizia:
http://news.bbc.co.u … i/europe/7571506.stm
Il titolo dice tutto…………
La tregua è stata firmata e di parole ne sono state usate tante, fatto sta che l’esercito russo non ha intenzione di andarsene. Secondo gli accordi le 2 parti dovevano tornare al punto di partenza, prima della guerra, ma così non è.
Per entrare in città a 40 km da Tbilisi bisogna esporre un passaporto russo o un lasciapassare russo, il che vuol dire che la Russia sta trattando parte del territorio georgiano come territorio russo. E questo è un precedente gravissimo, perchè vuol dire che ciò che è riuscita a fare la Francia ed i suoi alleati, è solo carta straccia. In più la Russia, sta facendo vedere al mondo intero che è ancora la superpotenza mondiale, ma i suoi leaders stanno ragionando come 40 anni fa, ai tempi della guerra fredda. Intanto i russi hanno scoperto un loro lato che è diventato debole ormai, passando dall’Ossezia del nord a quella del Sud, hanno lasciato sguarniti la Cecenia, l’Inguscezia ed il Daghestan dove sono attivi i ribelli e separatisti ceceni.